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Monday, December 26, 2011

American Horror Story - Recensione 1x12 di Laura Gatti



Sinceramente?

È stato un po’ deludente, come finale.
Dopo tutta l’originalità e la distintivitàdella serie nel panorama fornitaci nel corso dell’anno, mi aspettavo decisamente qualcosa di più.

Penso che l’intera puntata sia statafocalizzata principalmente sull’evoluzione dei rapporti della famiglia Harmon protagonista(e defunta), piuttosto che sul celebre bambino, figlio di Tate e nipote diCostance: ci hanno mostrato com’erano i rapporti tra i due coniugi 9 mesiprima, quando Vivien scoprì il tradimento con la giovane studentessa-omicidaHayden e  l’intento, sempre forteda parte di Ben, di voler recuperare quel legame che lo lega alla moglie.
Proprio nel fare questo, visualizziamo, perla prima volta, la nostra amata casa, e quindi avviene il primissimo incontro trala famiglia Harmon e la casa di L.A.



Per quanto riguarda la scelta della casa,Ben, lasciatemelo dire, ha un istintopazzesco: “I feel … like there’s hope”.
Anche qui, gli autori continuano a lanciaredoppie possibilità di interpretazione:
- interpretazione ironica della situazione: arrivati alla fine della prima stagionee sapendo tutto ciò che è successo nella casa ed i meccanismi che la regolano,a quella frase di Ben, non può che sorgere un ghigno sulle sorti e le buonevolontà iniziali di signor Harmon.
- interpretazione più romantica: in quanto “la speranza” che Ben percepisce, potrebberiferirsi al all’epilogo della stagione, che gli autori ci hanno riservato,presentandoci una famiglia felice (e allargata: Moira e il piccolo Jeffry?!?) che si dedica alladecorazione dell’albero di Natale, con una  Violet che sorride. Quindi un epilogo positivo, in cui lafamiglia Harmon si ricongiunge e riacquista quel legame solido che era venutomeno fin dall’inizio della serie.


Il tentativo di suicidio di Ben, che non siavvera grazie all’intervento di Vivien, mi ha veramente commosso, perché èstato proprio in quel momento che si è vista la disperazione di Ben, comemarito e come padre: un uomo che non avrebbe potuto sopravvivere ad una vita senzale sue due donne.

Il reale omicidio di Ben, da parte diHayden e dei suoi amici decelebrati, mi ha scosso: davvero non me l’aspettavo(applausi per Murphy).
Hayden: “Ora avremo tutto il tempo del mondo”à ma anche no! Cara Hayden, è tutta la stagione che Ben sta cercando diriconquistare la moglie e tu proprio non riesci a capirlo!
E questo si vede benissimo quando osserviall’ombra e distante i momenti di felicità della famiglia (defunta) Harmon,quando preparano l’albero di Natale.

Dopo la “tragedia romantica” diBen&Vivien (Violet viene indicata da Costance come fuggiasca con a caricoil fratellino, giusto per pararsi il c**o con la polizia e per avere ilnipotino tutto per sé),  vediamo i nuovipotenziali acquirenti della casa, la famiglia Ramos, che si presenta da Marcy(l’agente immobiliare)la quale, finalmente, ci svela il mistero sulla finedella cagnolina di Vivien, Hallie, data per dispersa da molti episodi a questaparte, ed ora adottata da Marcy.

I signori Ramos decidono di acquistare lacasa ed appena gli “spiriti” di Vivien e Ben si rendono conto che la coppiavuole avere un figlio, cercano in tutti i modi possibili (utilizzando anche lastrategia di Er Tutina) di spaventarli di farli allontanare dalla casa, ovviamente per il loro bene.
 

Quindi la famiglia Harmon con l’aiuto diMoira (e quasi tutto il circo dipresenze all’interno della casa)agiscono come se fossero i protettori diqualsiasi umano nella casa, cercando di salvarli da un destino già scritto nelmomento in cui dovessero entrare in possesso di essa.
Riusciti nell’impresa, i nuovi protettoridella casa finalmente riuniti, dopo aver trovato il vero figlio (rigorosamentemorto) di Ben e Viv, si lasciano coinvolgere dallo spirito natalizio e decoranoun albero di Natale bellissimo (lasciatemelo dire! Complimenti Murphy per lascelta).

Ultima scena, che chiude definitivamente laprima stagione, ci mostra l’essenza malvagia di Michael (figlio di Tate), che a soli 3 anni di vita, è già in gradodi uccidere, e la prima vittima che miete (grazie all’assenza della nonnaCostance recatasi ad un salone di bellezza per ritoccare la sua eterna bellezza)è la povera baby sitter.
Pensando proprio a Costance,  smi si èaccesa una lampadina sulla sua attuale situazionee, scusate per il confronto,ma secondo me è anche abbastanza esplicito, soprattutto dopo il discorso nelsalone di bellezza sulla maestosità e sulle grandi cose alle quali è statapreparata nel corso della sua vita, rappresenta quella che viene chiamata la “Falsa Vergine”, ovvero la “madre”dell’anticristo, l’essenza malvagia che è nata la scorsa puntata, quindi.

Direi che si tratta di un finale“scontato”, nel senso che ci avevano già preparato ad una scena del genere,grazie anche ai consigli di Billie Dean (la medium che ci ha aiutati con ifantasmi della casa) e che ci ha illuminati fin dall’inizio presentando questobambino come l’essenza del male,grazie a Dio senza cornina e zoccoletti!!!

Quindi mi sembra evidente come Ryan Murphypreferisca la versione dell’angelo cadutodal Paradiso per rappresentare il demonio-bambino-Michael, che ora vive aLos Angeles e che ha già mietuto una vittima, con quelle piccole e soffici manine.







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